Quando si decide di dedicare del tempo alla coltivazione dell’orto, può capitare di avere a che fare con diverse problematiche. Una delle più diffuse è la presenza dei bruchi sui cavoli. Per amor di precisione, è il caso di ricordare che, su questi ortaggi, è particolarmente frequente l’infestazione da parte della cavolaia, un lepidottero che, prima di raggiungere l’età adulta e la forma di farfalla, è un bruco di colore giallo che tende a divorare le piante.
Come dire addio a questo problema utilizzando metodi sostenibili? Se stai cercando informazioni in merito, non devi fare altro che proseguire la lettura di questa piccola guida, dedicata a chi si approccia da zero – o quasi – all’orticoltura e ha intenzione di esaltare questo approccio sostenibile anche quando ci sono problemi pratici come le infestazioni da parte dei bruchi.
Eliminare la cavolaia dall’orto con i cavoli: come iniziare
Quando si parla di consigli per eliminare i bruchi dalla zona orto dedicata ai cavoli, non si può non iniziare ricordando l’importanza della rimozione manuale sia dei bruchi veri e propri, sia delle loro uova. Il contro di questo metodo? Il fatto di richiedere pazienza e tanta attenzione. L’aspetto positivo, invece, deriva dalla certezza di un risultato soddisfacente. A parte il tempo che richiede, non ci sono grandi difficoltà da tenere presenti: le uova della cavolaia sono infatti agevoli da individuare a causa della loro cromia accesa. I bruchi veri e propri, invece, oltre a essere gialli sono di dimensioni tali da rendere impensabile il fatto di avere dei problemi nello scorgerle.
Un consiglio professionale: se si ha intenzione di optare per questo metodo, è bene ricordare la possibilità di applicarlo con efficacia nelle situazioni in cui si ha a che fare con varietà di cavoli che non portano alla formazione di cespi. Rientrano sotto a questo cappello, per esempio, i cavolini di Bruxelles. Se si è decisi per questa opzione, bisogna, ribadiamo, farsi trovare pronti a controllare costantemente e rammentare che, nei casi in cui la coltivazione è particolarmente estesa, non si tratta di un’alternativa che vale la pena valutare.
Repellenti anti bruco sui cavoli: rimedi naturali efficaci
Se non si ha la possibilità di mettere in atto l’opzione appena menzionata, la cosa giusta da fare è guardare al mondo dei repellenti naturali. Come già detto, si tratta sempre di rimedi che permettono di ottenere il risultato senza il rischio di rilasciare sostanze nocive nel suolo e di compromettere la salute delle piante. Ecco alcune di queste alternative che puoi provare nel tuo orto:
- Macerato di pomodoro (per prepararlo, ci vogliono 4 – 5 giorni)
- Decotto di assenzio da spruzzare direttamente sulle piante
- Bacillus thuringiensis: si tratta di un batterio che colpisce in maniera estremamente selettiva le larve della cavolaia, in particolare quelle giovani
Piccola dritta professionale: se possibile, è il caso di distribuirlo sulle piante insieme con un paio di cucchiaini di zucchero, trucco che aumenta l’efficacia del trattamento. Accanto a questo che è consigliabile utilizzare, ce ne sono diversi che, pur essendo naturali, andrebbero evitati. Tra questi rientra il piretro, insetticida naturale ricavato da fiori appartenenti alla famiglia delle Asteraceae.
Il suo utilizzo andrebbe evitato quando si ha a che fare con la lotta contro la cavolaia sui bruchi in quanto non consente di colpire un gran numero di larve. Da non dimenticare, inoltre, è la sua tossicità, che può impattare negativamente anche sulla salute di insetti benefici per la pianta. Altra opzione da evitare è il macerato di ortica, che attira diverse specie di insetti (non tutti salutari per l’ortaggio).