Come propagare le piante grasse: il metodo più semplice

Le piante grasse o piante succulente sono una specie che si distingue dalle altre per la capacità intrinseca di immagazzinare grandi scorte di acqua. Proprio per questa loro caratteristica sono adatte a vivere in climi aridi e in condizioni estreme, sopravvivendo e prosperando nonostante i proprietari più sbadati. Le piante grasse non richiedono grandi cure e, come potete immaginare, nemmeno di frequenti annaffiature. Si adattano a vivere all’interno o all’esterno dell’abitazione a seconda della sottospecie.

Infatti, come avrete avuto modo di notare sicuramente, esistono tantissime varietà di piante grasse in quanto appartengono a famiglie botaniche differenti. Sono utilizzate a scopo ornamentale in giardini, terrazzi o in vasi all’interno della casa, ma trovano impiego anche in fitoterapia. Se anche voi siete amanti delle succulente e volete sapere tutti i segreti per prendervene cura, iniziamo dallo scoprire come propagare le piante grasse con il metodo più semplice, per passare alla cura e manutenzione.

Il metodo più semplice per propagare le piante grasse

Propagare le piante grasse significa ottenere la moltiplicazione delle succulente attraverso procedimenti differenti. Il metodo più semplice per propagare le piante grasse consiste nella tecnica della talea. Questo semplice metodo, infatti, consente di ottenere molte talee a partire da una singola pianta, anche di modeste dimensioni. La propagazione per talea può avvenire utilizzando una foglia, le radici o i rami con almeno una gemma della pianta madre.

Si asporta un rametto di almeno 5 centimetri, lo si priva delle foglie poste alla base e lo si pone in piccoli vasetti con terriccio. Per alcune specie di piante grasse, il rametto può essere posto nell’acqua, aspettando la crescita delle radici. A questo punto, si ripone il vasetto in un luogo riparato, luminoso ma non a contatto con la luce diretta del sole. Il momento migliore per provare a propagare le piante grasse tramite talea è la primavera. Si consiglia di farlo per molti rametti, perché non è detto che essi attecchiscano tutti nel nuovo terriccio.

Come prendersi cura delle talee

Il terreno in cui impiantare le talee deve essere sufficientemente umido affinché la talea sviluppi le sue radici in modo ottimale. Sono assolutamente da evitare i ristagni d’acqua che creano marcescenza della pianta grassa, quindi assicuratevi che il terreno sia sufficientemente drenato. Per propagare le piante grasse in modo semplice e ottimale occorre annaffiare nebulizzando l’acqua in modo regolare e almeno una volta al giorno durante questa fase, e anche due volte nelle giornate più calde. Ma quali sono le piante grasse più adatte per questa tecnica? Eccole:

  • Echeveria
  • Aeonium
  • Crassula
  • Sedum
  • Sansevieria

Al di là della specie di pianta grassa da propagare, occorre prestare attenzione anche alla pianta madre da cui asportare il rametto da moltiplicare. Infatti, quest’ultima deve essere rigogliosa e sana, avere un bell’aspetto e le caratteristiche ideali per resistere a parassiti, muffe e malattie. La propagazione delle piante grasse può avvenire anche per fusto. In questo caso, si preleva un pezzo di fusto nuovo e lo si ripone ad asciugare per alcuni giorni, per poi trapiantarlo in un terreno di sabbia e torba.

Infine, un altro metodo per moltiplicare le piante grasse è la tecnica per pollone. Quest’ultima viene praticata per piante grasse di maggiori dimensioni che gettano dal terreno le propagazioni. Ad esempio le agavi e l’aloe. In questo caso, occorre separare i getti dalla pianta madre, cioè i polloni basali, che dovranno poi essere lasciati asciugare qualche giorno. I polloni vanno infine alloggiati un vasetto abbastanza capiente con terriccio di sabbia e torba.

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