Come proteggere il prato dal gelo invernale: i trucchi degli esperti

L’inverno è sempre un periodo particolare per la cura e la manutenzione del prato e del giardino. Le temperature rigide mettono in pericolo il manto erboso, gelo e neve possono mettere a repentaglio l’aspetto e la salute di piante e del tappeto erboso. Soprattutto il gelo invernale può causare danni che richiedono mesi interi per essere riparati. Pianificare e mettere in atto misure preventive è essenziale per proteggere il prato dal gelo invernale, assicurando al contempo una crescita sana e rigogliosa dell’erba nella primavera successiva.

Se vivi in una zona dove le temperature sono rigide e l’inverno mette a dura prova la sopravvivenza e la conservazione del manto erboso, allora può esserti utile scoprire come proteggere il prato dal gelo invernale con i trucchi degli esperti. Ci concentreremo, in particolare, sulle tecniche di manutenzione, le coperture e i relativi materiali oltre che gli interventi specifici consigliati dai giardinieri per mantenere bello, sano e rigoglioso il nostro tappetto erboso, anche in condizioni climatiche così avverse.

Come proteggere il prato dal gelo: i consigli degli esperti

Innanzitutto, per proteggere il prato dal gelo invernale occorre mettere in atto delle misure preventive. Queste iniziano già dalla tarda estate e dall’autunno, quando è necessario tagliare l’erba alla giusta altezza. Il trucco degli esperti è quello di tagliare l’erba a una misura media, cioè di circa 4 o 5 centimetri. Infatti, un taglio più corto può esporre maggiormente il prato all’azione del gelo invernale. Se possibile, è bene continuare a radere il manto erboso anche durante la stagione fredda perché questo evita la proliferazione di muffe e dei parassiti tipici delle temperature più basse.

I fili di erba lunga 4 o 5 centimetri fungono da isolante naturale, impedendo al gelo di depositarsi sulla superficie, esponendo le radici al freddo eccessivo. Se questo non basta, i giardinieri consigliano di optare per coperture protettive con tessuto non tessuto, ampiamente disponibile in commercio. Questi tessuti hanno il vantaggio di proteggere il prato dal gelo invernale, garantendo la circolazione di aria ed evitando il ristagno di acqua e umidità. Un altre trucchetto utile consiste nella concimazione da effettuarsi in autunno. In particolare, i fertilizzanti ricchi di potassio rafforzano le radici rendendole più resistenti alle basse temperature.

Cosa succede al nostro prato con il gelo?

Ma cosa succede al nostro prato quando si forma il gelo invernale? Saperlo è un buon metodo per mettere in atto le pratiche più indicate per proteggerlo con cura. Quando le temperature scendono al di sotto dello zero avviene il congelamento dell’acqua presente all’interno delle cellule vegetali. In alcuni casi, ciò può danneggiare l’erba fino a portarla alla morte. Se questo avviene ce ne accorgiamo dall’ingiallimento del tappeto erboso che presenterà vistose macchie di erba che andrà via via a seccarsi. Altre tecniche utili che possiamo mettere in pratica per evitare ciò sono:

  • Bagnare leggermente il prato durante i primi giorni di gelo: l’umidità extra agirà da isolante termico
  • Evitare i ristagni d’acqua
  • Calpestare il meno possibile il prato poiché in inverno l’erba è più fragile

Verso la fine della stagione fredda possiamo attuare alcune misure che consentiranno al nostro prato di sopravvivere al meglio agli ultimi rigori e prepararsi per una rigogliosa primavera. Occorre effettuare uno scrupoloso controllo del prato, alla ricerca di eventuali zone ingiallite, marroni o scolorite. Poi rimuovere foglie secche e altri residui invernali per preparare l’erba a respirare e assorbire al meglio la luce solare.

Dopo aver compreso come proteggere il prato dal gelo invernale, cosa fare se il tappeto erboso ha subito comunque danni dal freddo estremo? Si procede con una risemina, spargendo i semi nelle zone compromesse e danneggiate per favorirne la ripresa con la crescita di nuova erba. Questa operazione, naturalmente, andrà eseguita a fine inverno o inizio primavera, poiché riseminare con temperature rigide ancora in corso potrebbe essere addirittura controproducente per il prato stesso.

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