Il pesco è una pianta arborea da frutto che spesso si ritrova in orti e giardini sia come pianta ornamentale (al momento della fioritura, si riempie di bellissimi fiori rosati!) sia per la produzione dei suoi gustosi e succosi frutti, le pesche. Nonostante il largo sviluppo nelle nostre zone, la sua origine è cinese. Furoni i Romani a portarlo in Europa e a favorirne la coltivazione.
In termini botanici, il pesco è chiamato Prunus persica e appartiene alla famiglia delle Rosaceae. Si tratta di una pianta arborea in quanto è caratterizzata dalla presenza di un fusto rigido e coriaceo, in grado di sostenere l’intera pianta. Lo sviluppo è prettamente verticale e può raggiungere anche i cinque metri di altezza, se non potato.
Scopri quando potare il pesco
La potatura è una delle operazioni principali che devono essere effettuata per poter garantire il benessere della pianta, ridurre il rischio di malattie e avere una buona produzione di frutti. Per poter essere incisiva, la potatura deve essere fatta in un periodo dell’anno specifico e secondo regole note. Altrimenti, invece di rappresentare un aiuto alla pianta, ne potrebbe compromettere la salute e la capacità produttiva.
Sul pesco la potatura può essere effettuata in due periodi dell’anno. Quella invernale è consigliata a partire da ottobre, a seguito del completamento del raccolto dei frutti; mentre quella estiva può essere fatta a giugno o a luglio, a seconda della zona di coltivazione. L’ideale, comunque, è effettuarla nei mesi invernali (gennaio e febbraio) quando la pianta si trova in stasi vegetativa, cercando di evitare le giornate umide o piovose per ridurre al massimo la possibilità di attacco da parte di parassiti.
Come si pota il pesco?
La potatura che viene effettuata nei mesi estivi è chiamata anche potatura al verde in quanto viene effettuata quando sulla pianta sono presenti germogli, foglie e fiori. La potatura al verde favorisce lo sviluppo di rami adatti a frutticare e permette una maggiore aerazione, riducendo al tempo stesso l’ombreggiamento. Invece, per quanto riguarda la potatura invernale, dovremmo:
- ridurre al minimo il taglio nelle piante giovani
- tagliare i rami in eccesso
- lasciare circa 60-80 rami in grado di produrre frutti
- tagliare i rami che hanno fruttificato precedentemente
- asportare i succhioni
Le attività di potatura, sebbene seguano regole generali, alcune delle quali riportate sopra, devono essere adattate in base alla pianta che si intende potare. In effetti, l’età, le condizioni di salute, lo stato di potatura in cui verte e l’entità di fruttificazione, sono tutte caratteristiche da dover prendere in considerazione.
In conclusione, il pesco è un albero da frutto presente frequentemente negli orti e nei giardini, anche con scopo ornamentale. Per ottenere una buona e costante fruttificazione nel corso degli anni e per garantire il benessere della pianta, una delle operazioni da fare è la potatura. I periodi in cui poter potare sono i mesi invernali (da ottobre fino a febbraio) e i mesi estivi (giugno e luglio). Le operazioni di potatura dovrebbero essere effettuate con consapevolezza e organizzate in maniera opportuna in base alle condizioni in cui verte la pianta.