Quando si deve potare il limone: ecco la risposta degli esperti

Sull’origine del limone, ci sono da sempre delle ipotesi differenti, infatti secondo alcuni si tratta di un ibrido tra il cedro e il lime o anche tra l’arancio e il lime ho addirittura tra il cedro e l’arancio amaro. Inoltre, ci sono delle opinioni differenti anche sul periodo migliore e sul modo migliore per potarlo.

In questo articolo andremo a vedere quando e soprattutto come potare l’albero di limone.così come per gli altre piante da frutto anche per il limone ci sono diversi tipi di potatura che dipendono molto sia dall’età della pianta ma anche dai risultati che si vogliono ottenere. In effetti, possiamo distinguere la potatura di riforma da quella di produzione.

Qual è il periodo migliore per potare il limone?

Il limone si può coltivare sia a terra che invaso e quindi può essere considerata sia una pianta rara mentale ma anche di produzione. Si tratta di una pianta rifiorente, ovvero fiorisce principalmente in primavera e a settembre, dunque possiamo capire che produce i frutti sia in inverno che in estate.

Nella pianta di limoni non si devono andare ad eliminare troppi rami, dato che si va a ridurre le sostanze nutritive a disposizione della pianta. Si consiglia di potare il limone ogni anno tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, quindi bisogna evitare febbraio e marzo. Ovviamente bisogna considerare anche il clima, infatti se c’è pericolo di gelate è opportuno andare a ritardare la potatura.

Quali potature effettuare

Dunque, come stavamo dicendo la potatura del limone deve essere effettuata tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, a seconda soprattutto del clima del luogo in cui ci troviamo. Ovviamente, come per gli altri alberi da frutto, esistono vari tipi di potatura a seconda di cosa vogliamo ottenere. Andiamo quindi a vedere quali tecniche utilizzare:

  • potatura di riforma del limone;
  • potatura di produzione.

Per quanto riguarda la potatura di riforma, viene effettuata per andare a mettere in ordine la chioma , donando quindi un aspetto più regolare. Si vanno quindi ad eliminare i rami superficie e rafforzare i rami più promettenti. Ciò significa che si devono andare ad eliminare i rami secchi, malati e rotti.

Si effettua invece quella di produzione, quando si vuole ottenere un raccolto costante e quest’operazione si va ad effettuare sulle piante adulte. In questo caso si va a pulire la pianta da rami secchi, malati o rotti e si vanno ad eliminare i rami vigorosi cresciuti in verticale sul dorso dei rami più vecchi mentre si devono tenere quelli più giovani.

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